Di Maestri, di Ringraziamenti e di Quaglie (ah no, queste no).

Non è facile scrivere un post del genere; il rischio di essere ampollosi, cerimoniosi ed eccessivamente sbrodolanti aleggia come un avvoltoio in attesa che la sua preda cessi di respirare. Mantenere alta la concentrazione è quindi quanto mai necessario. Dice “ma lassa perde… ma chi t’oo fa fà” (cit.) Eh, quasi quasi… e invece no! Questo post è fondamentale, imprescindibile, doveroso.

Ormai è qualche annetto che la mia passione per la fotografia ha preso il volo, che ho messo a fuoco quanto sia importante per me e quanto mi faccia sentire “vivo”. In questi anni ho studiato tanto, visto gente, fatto cose, e devo tanto ad ogni singola persona che è apparsa in questo mio cammino; ma c’è in particolare una persona che ha rivoltato come un calzino il mio approccio alla fotografia e che ha dato uno strattone quasi “arrogante” alla mia capacità fotografica, tirandola verso livelli a cui non avrei mai pensato di arrivare.

Sto parlando di Eolo Perfido. (Vi consiglio caldamente di cliccare sul nome per vedere le sue opere).

Raramente ho incontrato una persona tanto capace quanto altruista e disponibile. Un Artista che non ha alcuna remora nel condividere la sua esperienza e che - soprattutto - è estremamente bravo nel comunicare. Di fotografi bravi ce ne sono tanti, di bravissimi pochi, di elite si contano sulle dita di una mano (Eolo è tra questi); coniugare questa eccellenza ad una altrettanto eccellente capacità di trasmettere e di insegnare è cosa più unica che rara.

Eolo organizza workshop di gruppo e/o individuali, di ritratto (anche ritratto di viaggio) e di street photography, con sessioni di post-produzione incluse. Io ho seguito due workshop di gruppo ed ho iniziato da un po’ un percorso individuale che mi sta dando enormi soddisfazioni (se un po’ vi piacciono le mie foto, il merito è suo).

Inutile dire che vi consiglio vivamente di contattarlo… al motto di “una costosissima lente in meno, un workshop one-on-one con Eolo in più”!


PS:

Alla fine non ce l’ho fatta a non rendere questo post uno spot, ma direi che poteva anche andare peggio… 

In realtà inizialmente volevo fare qualcosa di importante, di maestoso, di grande; allora ho interpellato i tre sceneggiatori di “Medical Dimension” che mi hanno consigliato addirittura di fare una festa, la famosa “Festa del Grazie”: 

…ma poi ho pensato che mettere il ripieno a tutte quelle quaglie sarebbe stato un lavoraccio, quindi, Eolo, il post sul mio blog era il modo più fattibile per dirti pubblicamente GRAZIE

(Ringraziamento esteso ad Antonella e a Lorenzo, che se lo meritano tutto per la loro estrema bravura, professionalità, competenza e simpatia - ma anche per loro niente quaglie).

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